Via Scarabelli, Catania. Una strada segnata da una sorte avversa, venuta al mondo priva di marciapiedi, una carenza strutturale fin dalla sua origine. A peggiorare la situazione, si osservano quotidianamente auto posteggiate in evidente violazione del codice stradale, occupando spazi cruciali e rendendo difficoltoso il transito.

Come un’ulteriore, sgradevole aggiunta al quadro, si presenta quello che potrebbe essere definito un “monumento alla strafottenza”: un cospicuo cumulo di materiale di risulta. Questo ammasso è il “retaggio” abbandonato di un vecchio cantiere edilizio, la cui attività è cessata ormai da tempo, per la semplice ragione che l’edificio interessato è stato completato e consegnato già da due anni.

La soluzione a questo problema non richiede un complesso “impegno di spesa” da parte delle autorità. Ciò che è necessario è un chiaro e deciso impegno nell’intimare all’impresa costruttrice responsabile di procedere immediatamente alla rimozione di questi rifiuti edilizi ingombranti. In attesa che tale rimozione avvenga, o in alternativa, si potrebbe considerare l’installazione di un cartello che segnali esplicitamente il divieto o sconsigli vivamente la circolazione dei pedoni in Via Scarabelli, data la pericolosità e l’impedimento causato dalla situazione attuale.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA