Catania
I Santapaola di Picanello e la mafia imprenditoriale: le condanne del blitz Oleandro
La cellula di Cosa nostra di Picanello.
Si chiude con sedici condanne e un’assoluzione il processo abbreviato dell’inchiesta Oleandro che ha disarticolato il clan dei Santapaola operativo nel quartiere Picanello di Catania. La guardia di finanza è riuscita a ricostruire la fitta rete di relazioni imprenditoriali (oltre al tradizionale affare della droga) che ruotava attorno al boss Carmelo Salemi, “u ciuraru”. La figura chiave dell’operazione è proprio Salemi, titolare dei negozi di fiori – da qui il nome del blitz- che dopo la sua scarcerazione era tornato ai vertici della cellula di Picanello di Cosa nostra etnea. E’ una mafia imprenditoriale quella che gli investigatori del Gico di Catania sono riusciti a documentare. E ora il gup ha emesso la sentenza che segna l’epilogo della prima fase processuale del troncone abbreviato.
È stato assolto Lorenzo Antonio Panebianco. Ecco tutte le condanne del gup: Alfio Sgroi 20 anni (21 totali in continuazione con altre sentenze), Corrado Santonocito 3 anni (9 totali in continuazione con altre sentenze), Biagio Santonocito 3 anni e 8 mesi, Mario Salemi 2 anni e 4 mesi, Carmelo Salemi 20 anni (27 totali in continuazione con altre sentenze), Giuseppe Russo 13 anni e 9 mesi (21 totali in continuazione con altre sentenze), Salvatore Nicotra 4 anni e 4 mesi, Germano Lorefice 3 anni, Giuseppe Gambodoro 11 anni e 5 mesi, Santo Di Bella 2 anni e 4 mesi, Alessandro De Luca 7 anni, Michele Cuffari 2 anni e 4 mesi, Giuseppe Conti 9 anni e 4 mesi, Andrea Caruso 14 anni e 10 mesi (16 in totale in continuazione), Antonino Alecci 14 anni e 10 mesi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA